Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso il 2,8% a 2.913,25 punti. Inner Mongolia Nailun, un produttore di fertilizzanti, ha fatto default sui suoi bond. La notizia ha incrementato le tensioni sul mercato del credito. A pesare sono state inoltre le voci secondo cui le autorità di borsa potrebbero sospendere la procedura di IPO delle compagnie cinesi che vogliono mettere fine alla loro quotazione negli USA per passare a Shanghai o Shenzhen.
Le vendite hanno colpito soprattutto i produttori di materie prime. Jiangxi Copper (CN0009070615) ha perso il 3,6%, Wuhan Iron & Steel (CNE000000ZZ0) il 4,6% e Yanzhou Coal (CN0009131243) il 5,3%.
Tra gli altri principali indici della regione Asia-Pacifico l’Hang Seng a Hong Kong ha perso l’1,7%, il Taiex a Taipei lo 0,3% e il FTSE Straits Times a Singapore l’1,3%. L’S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,3%. La Borsa di Seul è rimasta anche oggi ferma.
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