La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in forte ribasso. Il Nikkei ha perso l’1,9% a 15.378,99 punti e il Topix l’1,8% a 1.234,20 punti.
La Brexit è tornata a pesare sui mercati. Mark Carney, il governatore della Bank of England, ha avvertito ieri che alcuni rischi hanno iniziato a cristallizzarsi. La sterlina ha aggiornato oggi rispetto al dollaro i minimi da 31 anni. A preoccupare gli investitori sono inoltre le crescenti difficoltà del settore bancario italiano.
In questo contesto lo yen ha beneficiato del suo carattere difensivo e si è avvicinato ai massimi da due anni e mezzo rispetto al biglietto verde.
Tra gli esportatori Canon (JP3242800005) ha perso il 2%, Honda (JP3854600008) il 4,5% e Panasonic (JP3866800000) il 3,2%. La forza dello yen riduce la competitività dei prodotti giapponesi all’estero.
Anche i bancari hanno sofferto. Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha perso il 3,6%, Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) il 2,4% e Mizuho Financial Group (JP3885780001) il 2,7%.
Tra i petroliferi Japan Petroleum Exploration (JP3421100003) ha perso l’1,8% e Inpex (JP3294430008) il 2,6%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in ribasso di quasi il 5%.
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