La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in rosso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,1% a 3.206,99 punti. Lo yuan è sceso rispetto al dollaro ai minimi da circa otto anni. Il biglietto verde continua a beneficiare dell’aspettativa che le politiche espansive promesse da Donald Trump faranno salire i tassi di interesse.
A pesare sulla Borsa di Shanghai è stato il forte calo dei prezzi delle materie prime. Tra i titoli dei produttori di carbone China Coal Energy (CNE100000528) ha perso il 3,3% e China Shenhua Energy (CN000A0ERK49) il 2,5%. Tra i titoli dei produttori di rame Jiangxi Copper (CN0009070615) ha perso il 4,9% e Yunnan Copper (CNE000000W13) il 6,3%.
Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha guadagnato il 4,8%. Evergrande (KYG2119W1069) ha aumentato la sua partecipazione nel gruppo rivale al 10,16%.
Tra gli altri principali indici della regione Asia-Pacifico l’Hang Seng ad Hong Kong ha guadagnato lo 0,5% e il FTSE Straits Times a Singapore lo 0,4%. Il Kospi a Seul ha perso lo 0,4%, il Taiex a Taipei lo 0,1% e l’S&P/ASX 200 a Sydney lo 0,4%.
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