Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,2% a 3.165,41 punti. L’indice Caixin PMI relativo al settore dei servizi della Cina è aumentato a dicembre, rispetto a novembre, da 53,1 a 53,4 punti. Si tratta del più alto livello da 17 mesi. La reazione degli investitori alla notizia è stata contenuta. L’attenzione si è concentrata sullo yuan, che si è apprezzato fortemente rispetto al dollaro sul mercato offshore, segnalando che Pechino vuole una valuta salda prima dell’ingresso di Donald Trump alla Casa Bianca.
Tra i singoli settori la migliore performance l’hanno registrato i titoli legati ai trasporti e all’energia. I comparti del consumo e della sanità hanno invece preso fiato dopo i recenti guadagni.
Alcune blue chip hanno beneficiato dell’aspettativa che il governo cinese accelererà la riforma delle compagnie controllate dallo Stato. China United Network Communications (CNE000001CS2) ha chiuso in rialzo del 5,7%.
Tra gli altri principali indici della regione Asia-Pacifico l’Hang Seng ad Hong Kong ha guadagnato l’1,5%, il FTSE Straits Times a Singapore l’1,1%, il Taiex a Taipei lo 0,8% e l’S&P/ASX 200 a Sydney lo 0,3%. Il Kospi a Seul ha perso lo 0,2%.
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