La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi in calo. Il Nikkei ha perso lo 0,6% a 18.787,99 punti e il Topix lo 0,6% a 1.506,33 punti. Era dallo scorso 8 dicembre che il Nikkei non chiudeva a tali livelli.
I mercati sono preoccupati a causa delle politiche protezionistiche annunciate da Donald Trump. Il nuovo inquilino della Casa Bianca ha firmato ieri il decreto che ritira gli Stati Uniti dal trattato di libero scambio transpacifico (TPP). Trump ha inoltre avvertito che introdurrà un “notevole dazio doganale” sulla merci che provengono dall’estero. In questo contesto lo yen ha ancora beneficiato del suo carattere difensivo ed è salito sul dollaro ai massimi da sette settimane.
Tra gli esportatori Toyota (JP3633400001) ha perso l’1,7%, Honda (JP3854600008) l’1,7% e Panasonic (JP3866800000) lo 0,8%. La forza dello yen riduce l’attrattività dei prodotti giapponesi all’estero.
Il calo dei rendimenti dei titoli di Stato ha penalizzato il settore finanziario. Tra gli assicurativi T&D (JP3539220008) ha perso il 2%, Tokio Marine Holdings (JP3910660004) l’1,9% e Dai-ichi Life (JP3476480003) il 3,2%. Tra i bancari Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha perso il 2,7%, Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) il 2,1% e Mizuho Financial Group (JP3885780001) il 2,5%.
Il calo del prezzo del petrolio ha penalizzato i petroliferi. Inpex (JP3294430008) ha perso l’1,8% e JX Holdings (JP3386450005) lo 0,6%.
Nel settore high-tech Alps Electric (JP3126400005) ha guadagnato il 2% e TDK (JP3538800008) lo 0,4%. Secondo quanto riporta il quotidiano “Nikkei” gli ordini dei sei maggiori produttori giapponesi di componenti elettronici sarebbero cresciuti negli ultimi tre mesi del 2016 per la prima volta da cinque trimestri.
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