La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato l’1% a 2.948,48 punti. Per il listino cinese si è trattato della quarta seduta positiva di fila. I titoli delle imprese immobiliari hanno guidato la lista dei rialzi. China Vanke (CN0008879206) ha guadagnato il 2,4%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) il 3,9% e Gemdale (CNE000001790) il 3,1%. Secondo delle voci di mercato i governi locali cercheranno di limitare l’aumento dei prezzi degli immobili meno di quanto temuto dagli investitori.
Tra i titoli dei produttori di carbone China Shenhua Energy (CN000A0ERK49) ha guadagnato il 2% e Yanzhou Coal (CN0009131243) il 4,7%. Secondo quanto riporta lo “Shanghai Securities Journal” il Governo cinese avrebbe apporvato un piano per accumulare una scorta di emergenza di carbone di 5 milioni di tonnellate.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,1% a 22.825,40 punti. Sul listino della città costiera hanno pesato le notizie negative arrivate dal fronte societario. China Coal Energy (CNE100000528) ha perso il 9,1%. Il secondo produttore cinese di carbone ha aumentato lo scorso anno il suo utile di solo l’1% a CNY 7,47 miliardi. Gli analisti avevano atteso circa CNY 10 miliardi. China Life (CN0003580601) ha perso il 2,1%. L’utile netto del primo gruppo assicurativo della Cina è calato nel quarto trimestre dell’8%.
I petroliferi hanno beneficiato dell’aumento del prezzo del petrolio. PetroChina (CN0009365379) ha guadagnato l’1,7% e CNOOC (HK0883013259) lo 0,2%. Le quotazioni del greggio hanno superato oggi nelle contrattazioni elettroniche $105 al barile.
Tra le altre borse della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,2%, il Taiex a Taipei lo 0,4% e lo Straits Times a Singapore lo 0,7%. Il Kospi a Seul ha perso lo 0,1%.
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