Le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi contrastate.
Lo Shanghai Composite ha perso l’1,2% a 3.019,18 punti. Sul mercato è tornata oggi a circolare la voce che la Banca Centrale della Cina abbia l’intenzione di aumentare di nuovo il coefficiente delle riserve obbligatorie delle banche per frenare l’inflazione. Tra i bancari Bank of China (CN000A0J3PX9) ha perso l’1,4%, China Construction Bank (CN000A0HF1W3) lo 0,9% e Bank of Beijing (CNE100000734) l’1,7%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in calo dell’1,7% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) dell’1,9%.
Nel settore del trasporto marittimo China Shipping Development (CNE000001BD6) ha perso l’1,5% China Shipping Container Lines (CNE100000536) l’1,9% e China Cosco Holdings (CNE1000002J7) l’1,5%. La Cina potrebbe registrare questo mese il suo primo deficit commerciale degli ultimi sei anni.
Nel settore minerario Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso l’1,3%, Jiangxi Copper (CN0009070615) l’1,9% e Zhongjin Gold (CNE000001FM8) l’1,6%. Il prezzo dell’oro ha perso ieri a New York l’1,4%, quello dell’argento il 2,3% e quello del rame l’1%.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell’1,1% a 20.778,55 punti. Li & Fung (BMG5485F1445) è crollato del 10,7%. Il fornitore di beni di consumo ha aumentato lo scorso esercizio il suo utile meno di quanto atteso dagli analisti. China Unicom (HK0000049939) ha perso il 4,1%. Il secondo operatore cinese di telefonia mobile ha registrato lo scorso anno un calo del suo utile del 73%. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso l’1,8%, Sinopec (CN0005789556) l’1,9% e CNOOC (HK0883013259) l’1,8%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in ribasso dell’1,6%.
Tra gli altri listini della regione il Taiex a Taipei ha guadagnato lo 0,2%, lo Straits Times a Singapore lo 0,1% e il Kospi a Seul lo 0,4%. L’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,1%.
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