Le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi contrastate.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,1% a 2.378,20 punti. Il listino cinese è stato sostenuto dai minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha guadagnato il 10%, Jiangxi Copper (CN0009070615) l’1,9% e Zijin Mining (CNE100000502) il 2,3%. Secondo la televisione statale cinese CCTV Pechino inasprirà le sanzioni per l’eccessiva produzione di terre rare e incoraggerà la formazione di grandi produttori. Seduta positiva anche per il settore del trasporto marittimo. China Shipping Development (CNE000001BD6) ha guadagnato l’1,3% e China Cosco Holdings (CNE1000002J7) il 2,9%. Il Baltic Dry, l’indice che misura i costi del trasporto navale delle merci, è salito per il diciannovesimo giorno di fila.
Huaneng Power International (CN0009115410) ha chiuso in ribasso del 4%. L’utile netto del produttore di energia elettrica è calato nel 2011 del 64%. Tra gli altri titoli del settore GD Power Development (CNE000000PC0) ha perso lo 0,4% e Huadian Power International (CNE1000003D8) lo 0,3%.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,2% a 20.856,60 punti. Sul mercato azionario della città costiera hanno continuato a pesare i timori legati al rallentamento dell’economia cinese. Tra i titoli dell’Hang Seng Hutchison Whampoa (HK0013000119) ha perso l’1,5%, Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) l’1,7%, China Life (CN0003580601) lo 0,7% e PetroChina (CN0009365379) lo 0,2%. China Mobile (HK0941009539) ha guadagnato il 2,3% e Li & Fung (BMG5485F1445) lo 0,3%. HSBC (GB0005405286) ha chiuso invariato.
Tra le altre borse della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,5% e il Kospi a Seul lo 0,7%. Il Taiex a Taipei ha guadagnato lo 0,1% e FTSE Straits Times a Singapore lo 0,1%.
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