Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso l’1,7% a 2.206,19 punti. Gli investitori temono che un possibile inasprimento della crisi in Europa possa condurre ad un “atterraggio duro” dell’economia cinese. Standard & Poor’s ha declassato nove Paesi della zona euro, tra cui la Francia, l’Italia e la Spagna. Le trattative tra la Grecia e gli investitori privati sulle modalità di ristrutturazione del debito greco sono state inoltre sospese e rischiano di fallire. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso lo 0,5%, Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) lo 0,8% e Minsheng Banking Corp (CN0005910772) lo 0,8%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha perso l’1,2%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) il 3,4% e Gemdale (CNE000001790) l’1,8%. Nel settore del trasporto marittimo, che dipende in particolar modo dall’andamento della congiuntura, China Shipping Container Lines (CNE100000536) ha chiuso in ribasso del 3,5% e China Cosco Holdings (CNE1000002J7) del 2,2%. Tra i minerari Jiangxi Copper (CN0009070615) ha perso il 3,5%, Shandong Gold Mining (CNE000001FR7) il 4,3% e Zijin Mining (CNE100000502) il 2,5%. I prezzi dei metalli di base si sono indeboliti oggi a Londra.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell’1% a 19.012,20 punti. Anche sul mercato azionario della città costiera hanno pesato i timori relativi alla crisi in Europa. Tra i titoli dell’Hang Seng HSBC (GB0005405286) ha perso lo 0,8%, Hutchison Whampoa (HK0013000119) l’1,5%, Li & Fung (BMG5485F1445) lo 0,8%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) l’1,2%, Esprit (BMG3122U1457) il 2,2% e PetroChina (CN0009365379) lo 0,9%.
Tra le altre borse della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso l’1,2%, il FTSE Straits Times a Singapore l’1,3%, il Kospi a Seul lo 0,9% e il Taiex a Taipei l’1,1%.
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