Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso il 3,1% a 3.172,66 punti. La Banca Centrale della Cina ha aumentato a sorpresa di 50 punti base il quoziente delle riserve obbligatorie richieste alle banche. La misura indica chiaramente che la Cina ha l’intenzione di restringere la sua espansiva politica monetaria. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso il 4,7%, Bank of China (CN000A0J3PX9) il 4,2% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 5%. Nel settore del brokeraggio Citic Securities (CNE000001DB6) ha perso il 5,3% e Haitong Securities (CNE000000CK1) il 5,1%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in calo del 2,4% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) del 4,1%. Il calo dei prezzi dei metalli di base ha fatto andare a picco i minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso il 7,8% e Jiangxi Copper (CN0009070615) il 5,6%.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso del 2,6% a 21.748,60 punti. I titoli dei settori bancario ed immobiliare hanno sofferto in particolar modo anche sulla piazza finanziaria della città costiera. Tra i bancari HSBC (GB0005405286) ha perso l’1,6%, Bank of East Asia (HK0023000190) il 2,5%, BOC Hong Kong (HK2388011192) l’1,8% e Bank of Communications (CN000A0ERWC7) il 3,7%. Nel settore immobiliare Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha chiuso in calo del 3,8%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) del 2,8%, Sino Land (HK0083000502) del 3,2% e Henderson Land (HK0012000102) del 6,5%. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso il 3,7%, Sinopec (CN0005789556) il 2,2% e CNOOC (HK0883013259) il 5%. Il prezzo del petrolio è sceso oggi in Asia al di sotto di quota $80 al barile.
Tra gli altri listini della regione l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,6%, il Taiex a Taipei l’1,4%, lo Straits Times a Singapore l’1% e il Kospi a Seul l’1,6%.
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