Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso l’1,4% a 2.252,16 punti. Era da dieci settimane che il listino cinese non chiudeva a tali livelli. Sulla Borsa di Shanghai hanno pesato anche oggi i timori legati al rallentamento dell’economia. I minerari ed i petroliferi hanno sofferto in particolar modo a causa del calo dei prezzi delle materie prime. Nel settore minerario Jiangxi Copper (CN0009070615) ha perso il 3,4%, Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) il 2% e Zijin Mining (CNE100000502) il 2,6%. Nel settore petrolifero PetroChina (CN0009365379) ha perso l’1,6%, Sinopec Shanghai Petrochemical (CNE000000BB2) il 3% e Sinopec (CN0005789556) l’1,7%.
Il settore immobiliare ha registrato una forte ripresa. China Vanke (CN0008879206) ha guadagnato il 2,4%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) il 2,4% e Gemdale (CNE000001790) il 4%. Il mercato specula che il Governo cinese allenterà le sue misure restrittive per il mercato immobiliare visto che la crescita economica sta rallentando.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell’1,3% a 20.609,40 punti. Anche sul mercato azionario della città costiera hanno pesato i timori relativi allo stato di salute dell’economia cinese. Tra i titoli dell’Hang Seng HSBC (GB0005405286) ha perso l’1,3%, Hutchison Whampoa (HK0013000119) lo 0,4%, Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) l’1,5%, PetroChina (CN0009365379) il 2%, China Life (CN0003580601) l’1,2%, China Mobile (HK0941009539) lo 0,1% e Li & Fung (BMG5485F1445) l’1,3%.
Tra le altre borse della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,1%, il Taiex a Taipei il 2,1%, il Kospi a Seul lo 0,9% e il FTSE Straits Times a Singapore lo 0,7%.
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