Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,8% a 2.528,29 punti. Per il listino cinese si è trattato della quarta seduta positiva di fila. Il mercato continua a scommettere che la Cina allenterà la sua politica monetaria. Anche la Borsa di Shanghai ha beneficiato inoltre del calo dei timori relativi alla crisi in Europa. Tra i bancari Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) ha guadagnato lo 0,8%, Minsheng Banking Corp (CN0005910772) lo 0,7% e China Merchants Bank (CN000A0KFDV9) lo 0,6%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in rialzo dell’1% e Gemdale (CNE000001790) dell’1%. I minerari hanno beneficiato dell’aumento dei prezzi dei metalli. Jiangxi Copper (CN0009070615) ha guadagnato l’1,8%, Zijin Mining (CNE100000502) il 2,2% e Tongling Nonferrous Metals (CNE000000529) l’1,6%.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo del 3,1% a 19.842,80 punti. A spingere gli acquisti sono state le notizie arrivate dall’Europa. La BCE ha tagliato ieri a sorpresa i suoi tassi d’interesse di 25 punti base. Il primo ministro greco Giorgos Papandreou ha deciso inoltre di rinunciare al referendum sul piano di salvataggio europeo. Tra i titoli dell’Hang Seng HSBC (GB0005405286) ha guadagnato il 3,2%, Hutchison Whampoa (HK0013000119) il 3,6%, Li & Fung (BMG5485F1445) il 5%, China Mobile (HK0941009539) lo 0,8% e Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) il 3,5%. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha chiuso in rialzo del 3,9% e Sinopec (CN0005789556) dell’8,3%. Secondo quanto riporta il “China Securities Journal” il Governo cinese potrebbe permettere alle compagnie petrolifere di regolare da sole i prezzi dei loro prodottti.
Tra le altre borse della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato il 2,6%, il Kospi a Seul il 3,1%, il Taiex a Taipei l’1,9% e il FTSE Straits Times a Singapore l’1,4%.
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