Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato l’1,2% a 2.762,08 punti. Anche la borsa cinese ha beneficiato del calo dei timori relativi alla crisi della Grecia. Gli operatori hanno inoltre osservato che il mercato scommette che la Cina ridurrà nella seconda metà dell’anno le sue misure restrittive di politica monetaria. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato lo 0,7%, Bank of Communications (CN000A0ERWC7) lo 0,7%, Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) lo 0,8% e China Merchants Bank (CN000A0KFDV9) lo 0,8%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in rialzo del 2%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) del 3,8% e Gemdale (CNE000001790) del 2,6%. I minerari hanno beneficiato dell’aumento dei prezzi dei metalli. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha guadagnato il 2,2%, Jiangxi Copper (CN0009070615) il 3,5% e Zijin Mining (CNE100000502) il 2,3%. BYD (CNE100000296) ha guadagnato nel suo primo giorno di contrattazione a Shenzhen il 41%. Berkshire Hathaway (US0846701086), la holding del leggendario finanziere Warren Buffett, è azionista del primo produttore cinese di batterie ricaricabili.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dell’1,5% a 22.398,10 punti. Il Parlamento greco ha approvato ieri il nuovo piano di austerità, indispensabile per ricevere degli aiuti finanziari ed evitare la bancarotta. La notizia ha spinto gli acquisti anche alla Borsa di Hong Kong. Tra i titoli dell’Hang Seng HSBC (GB0005405286) ha guadagnato l’1,5%, Hutchison Whampoa (HK0013000119) l’1,9%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) il 3,8%, China Mobile (HK0941009539) lo 0,6% e PetroChina (CN0009365379) l’1,3%.
Tra le altre borse della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato l’1,7%, il FTSE Straits Times a Singapore l’1,3%, il Kospi a Seul lo 0,3% e il Taiex a Taipei lo 0,9%.
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