Le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso anche oggi contrastate.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,2% a 2.810,48 punti. Sul mercato azionario cinese hanno pesato le perdite dei bancari. Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso lo 0,9%, Agricultural Bank of China (CNE100000Q43) l’1,5%, Bank of China (CN000A0J3PX9) l’1,3% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) l’1,4%. Il fondo d’investimento di Singapore Temasek ha venduto titoli di Bank of China e China Construction Bank per $3,6 miliardi. Sui titoli delle imprese immobiliari sono scattate delle prese di beneficio. China Vanke (CN0008879206) ha perso lo 0,2%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) l’1,5% e Gemdale (CNE000001790) l’1,6%. PetroChina (CN0009365379) ha guadagnato l’1,2%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York ai massimi da tre settimane.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell’1% a 22.517,55 punti. Anche sul mercato azionario della città costiera ha pesato la decisione di Temasek di ridurre la sua partecipazione in Bank of China e China Construction Bank. I titoli delle due grandi banche cinesi hanno perso rispettivamente il 3,6% e il 3,2%. A deprimere gli investitori è stato inoltre il downgrade del Portogallo da parte di Moody’s. Tra gli altri titoli dell’Hang Seng. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso il 2,5%, China Mobile (HK0941009539) lo 0,5%, Li & Fung (BMG5485F1445) il 2,5%, Hutchison Whampoa (HK0013000119) l’1%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) lo 0,9% e HSBC (GB0005405286) lo 0,6%.
Tra le altre borse della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,2%, il Kospi a Seul lo 0,4% e il Taiex a Taipei lo 0,5%. Il FTSE Straits Times a Singapore ha perso lo 0,5%.
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