Le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi contrastate.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,2% a 2.884,37 punti. Sul listino cinese ha pesato la debole performance dei bancari. China Construction Bank (CN000A0HF1W3) ha perso il 2,3%, Bank of Communications (CN000A0ERWC7) il 2,1%, Minsheng Banking Corp (CN0005910772) l’1,9% e China Merchants Bank (CN000A0KFDV9) il 2,3%. La Cina ha alzato venerdì scorso il coefficiente delle riserve obbligatorie delle maggiori banche del Paese di altri 50 punti base.
In gran spolvero il settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni. ZTE Corp. (CNE000000TK5) ha guadagnato il 5,9%, Eastern Communication (CNE000000LZ0) il 10% e Beijing Zhongchuang Telecom Test (CNE000001FK2) il 10%. La Cina ha l’intenzione di investire nei prossimi dieci anni fino a CNY 4 bilioni per sviluppare la sua rete Internet.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha perso lo 0,4% a 23.524,02 punti. I titoli delle imprese immobiliari hanno sofferto anche oggi. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso il 3,1%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) il 3,2% Sino Land (HK0083000502) il 5,6% e Henderson Land (HK0012000102) il 2,3%. Le autorità di Hong Kong hanno annunciato venerdì scorso delle nuove misure volte a frenare l’aumento dei prezzi degli immobili. I petroliferi hanno beneficiato dell’aumento del prezzo del petrolio. CNOOC (HK0883013259) e PetroChina (CN0009365379) hanno guadagnato lo 0,6%. Il prezzo del petrolio è salito oggi nelle contrattazioni elettroniche a New York fino a $82,75 al barile.
Tra gli altri indici della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,3%, il Taiex a Taipei lo 0,8% e il Kospi a Seul lo 0,2%. Lo Straits Times a Singapore ha perso lo 0,2%.
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