Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,7% a 2.380,22 punti. Anche in Cina gli investitori sono sempre più preoccupati a causa della crisi in Europa. Fitch ha declassato ieri il rating del Portogallo al livello “junk”, Moody’s ha effettuato la stessa misura sul rating dell’Ungheria. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso l’1,4%, Agricultural Bank of China (CNE100000Q43) l’1,2% e China Merchants Bank (CN000A0KFDV9) lo 0,9%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in ribasso del 2,1%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) dell’1,5% e Gemdale (CNE000001790) del 2,6%. Secondo quanto riporta il “China Securities Journal” gli acquisti di terreni da parte delle grandi imprese immobiliari sarebbero fortemente calate nei primi dieci mesi dell’anno. Tra i titoli dei produttori di carbone China Coal Energy (CNE100000528) ha perso lo 0,4%, China Shenhua Energy (CN000A0ERK49) lo 0,9% e Yanzhou Coal (CN0009131243) lo 0,6%. Secondo la stampa locale il Governo cinese potrebbe ridurre i prezzi per il carbone termale.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell’1,4% a 17.689,50 punti. Anche sul mercato azionario della città costiera hanno pesato le notizie arrivate dall’Europa. Gli investitori temono che la crisi possa inasprirsi e condurre ad un forte rallentamento dell’economia globale. Tra i titoli dell’Hang Seng HSBC (GB0005405286) ha perso l’1,7%, Li & Fung (BMG5485F1445) il 4,3%, China Life (CN0003580601) il 2,7%, Hutchison Whampoa (HK0013000119) il 2%, PetroChina (CN0009365379) l’1,5% e Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) lo 0,8%.
Tra le altre borse della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso l’1,5%, il Taiex a Taipei l’1,2%, il Kospi a Seul l’1% e il FTSE Straits Times a Singapore l’1,2%.
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