La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha perso l’1,4% a 2.656,40 punti. Dopo le notizie riportate durante i giorni scorsi dalla stampa locale il mercato teme che il Governo cinese prenderà delle ulteriori misure per frenare la crescita del settore immobiliare. Tra i titoli delle imprese immobiliari China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in ribasso del 3,4% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) del 4,1%. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso lo 0,7%, China Construction Bank (CN000A0HF1W3) lo 0,6%, Minsheng Banking Corp (CN0005910772) l’1,9% e China Merchants Bank (CN000A0KFDV9) il 2,4%. Il quotidiano “21st Century Business Herald” ha scritto ieri che Pechino potrebbe cercare di limitare la concessione di prestiti ai costruttori edili per contenere la speculazione sugli immobili.
Tra i titoli dei produttori di materie prime Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso il 3,8%, Jiangxi Copper (CN0009070615) l’1,7%, Shandong Gold Mining (CNE000001FR7) il 3,5% e Zijin Mining (CNE100000502) il 3,1%. Secondo quanto riporta il “Securities Times” le autorità cinesi di borsa starebbero indagando su delle importanti posizioni futures nella gomma naturale e sul trading sui derivati con dei presunti prestiti bancari illegali. La notizia ha fatto andare a picco i futures sulle materie prime a Shanghai.
Nel settore farmaceutico Jiangsu Lianhuan Pharmaceutical (CNE000001DP6) ha guadagnato il 10%, North China Pharmaceutical (CNE000000D16) il 5,8%, Shanghai Pharmaceutical (CNE000000X38) il 5,1% e Henan Lingrui Pharmaceutical (CNE000001501) il 4,1%. Secondo quanto riporta l’agenzia stampa “Xinhua” nella provincia centrale dell’Henan starebbero aumentando le morti causate dall’encefalite da zecca, le autorità cinesi hanno inoltre messo in guardia dai batteri resistenti agli antibiotici.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,4% a 21.167,30 punti. Il Portogallo ha potuto collocare ieri obbligazioni per più di €1 miliardo. La notizia ha fatto tornare gli acquisti anche sulla piazza finanziaria della città costiera. Tra i bancari HSBC (GB0005405286) ha guadagnato lo 0,1%, Hang Seng Bank (HK0011000095) lo 0,8%, Bank of East Asia (HK0023000190) l’1,3%. Nel settore immobiliare Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha guadagnato lo 0,4%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) lo 0,5%, Sino Land (HK0083000502) l’1,1% e Henderson Land (HK0012000102) lo 0,9%.
Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha chiuso in rialzo dell’1%, Sinopec (CN0005789556) dello 0,3% e CNOOC (HK0883013259) dell’1,6%. Il prezzo del petrolio ha guadagnato ieri a New York lo 0,8%.
Tra gli altri listini della regione l’S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato l’1%, il Kospi a Seul lo 0,3% e lo Straits Times a Singapore lo 0,4%. Il Taiex a Taipei ha perso lo 0,2%.
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