Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso l’1,5% a 2.997,05 punti. I minerari hanno guidato la lista dei ribassi. Jiangxi Copper (CN0009070615) ha perso il 3,8%, Yunnan Copper (CNE000000W13) il 4,8%, Zhongjin Gold (CNE000001FM8) il 4,3% e Zijin Mining (CNE100000502) il 4,5%. Secondo quanto riporta il “Wall Street Journal” l’allentamento quantitativo negli USA sarà mono importante di quanto si attenda il mercato. La notizia ha rafforzato il dollaro ed indebolito i prezzi delle materie prime.
I titoli delle imprese immobiliari hanno registrato controtendenza una positiva performance. China Vanke (CN0008879206) ha guadagnato il 2,6% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) l’1,1%. La concessione di prestiti al settore immobiliare ha rallentato in Cina. Il governo cinese non dovrebbe di conseguenza prendere delle ulteriori misure per frenare la speculazione sugli immobili.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha perso l’1,9% a 23.164,58 punti. Anche sul listino della città costiera hanno pesato le forti perdite dei titoli dei produttori di materie prime. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso il 2,5%, PetroChina (CN0009365379) il 4,3% e CNOOC (HK0883013259) il 2,5%. China Coal Energy (CNE100000528) ha chiuso in ribasso del 5,9%. Il secondo maggiore produttore di carbone della Cina ha aumentato nel terzo trimestre l’utile meno di quanto atteso dagli analisti.
Tra gli altri listini della regione l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,9%, lo Straits Times a Singapore l’1,2%, il Taiex a Taipei lo 0,6% e il Kospi a Seul lo 0,5%.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!