Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso l’1,1% a 3.130,30 punti. Il Governo cinese ha alzato la caparra per l’acquisto della seconda casa ad almeno il 50% allo scopo di frenare la speculazione sul mercato immobiliare. Tra i titoli delle imprese immobiliari China Vanke (CN0008879206) ha perso lo 0,8% e Shanghai Shimao il 2,4%. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso l’1%, Bank of China (CN000A0J3PX9) l’1,1% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) lo 0,9%. Tra i PetroChina (CN0009365379) ha perso l’1,4% e Sinopec (CN0005789556) il 2%. Il prezzo del petrolio è sceso oggi in Asia al di sotto di $85.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell’1,3% a 21.865,26 punti. Le nuove misure annunciate dal Governo cinese per frenare l’acquisto speculativo di immobili hanno pesato sul settore immobiliare. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso il 2,3%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) il 2,1%, Sino Land (HK0083000502) l’1,4% e Henderson Land (HK0012000102) il 4,9%. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha chiuso in calo del 4,5%. Il gigante dell’alluminio ha ricevuto l’approvazione per piazzare fino a CNY 1 miliardo di titoli di tipo A. Foxconn (KYG365501041) ha perso il 4,7%. Il primo produttore al mondo di cellulari su contratto ha generato nel primo semestre un utile inferiore alle attese degli analisti.
Tra gli altri listini della regione l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,3%, il Taiex a Taipei lo 0,7%, il Kospi a Seul lo 0,5% e lo Straits Times a Singapore lo 0,3%.
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