Tutte le borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso anche oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,3% a 2.900,33 punti. Per il listino cinese si è trattato della quinta seduta negativa di fila. Nel settore immobiliare Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) ha chiuso in calo dell’1,9% e China Merchants Property Development (CNE0000008B3) dello 0,8%. Secondo il “China Daily” il Governo cinese potrebbe prendere delle ulteriori misure per frenare la speculazione sul mercato immobiliare. Nel settore minerario Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso lo 0,9% e Jiangxi Copper (CN0009070615) l’1,5%. Il prezzo del rame ha perso ieri a New York più del 4%.
Bank of Beijing (CNE100000734) ha guadagnato il 2,3% dopo aver annunciato che nel primo trimestre il suo utile è aumentato di quasi il 40%. Tra gli altri titoli del settore Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha chiuso in rialzo dello 0,2% e Bank of China (CN000A0J3PX9) dello 0,3%.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell’1,5% a 20.949,40 punti. L’inasprimento della crisi del debito sovrano ha pesato su HSBC (GB0005405286). Il titolo della prima banca europea per capitalizzazione di borsa ha perso il 2,9%. Ancora male il settore immobiliare. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso lo 0,6%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) lo 0,9%, Sino Land (HK0083000502) l’1,5% e Henderson Land (HK0012000102) l’1,4%. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso l’1,2%, Sinopec (CN0005789556) il 2,3% e CNOOC (HK0883013259) l’1,8%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in calo del 2,1%.
Tra gli altri listini della regione l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso l’1,2%, il Kospi a Seul lo 0,9%, lo Straits Times a Singapore il 2% e il Taiex a Taipei lo 0,8%.
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