Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,3% a 2.325,91 punti. Era da sei settimane che l’indice cinese non scendeva a tali livelli. Sulla Borsa di Shanghai hanno pesato anche oggi i timori legati al rallentamento dell’economia. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso l’1,9%, Agricultural Bank of China (CNE100000Q43) l’1,5% e Bank of China (CN000A0J3PX9) l’1%. Fitch ha avvertito che il calo dei prezzi sul mercato immobiliare condurrà ad un deterioramento del portafoglio crediti delle banche cinesi. Il calo dei prezzi dei metalli ha penalizzato i minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso lo 0,8%, Zhongjin Gold (CNE000001FM8) il 3,4%, Zijin Mining (CNE100000502) l’1,6% e Tongling Nonferrous Metals (CNE000000529) l’1,1%.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell’1,2% a 18.942,20 punti. Standard & Poor’s ha messo sotto osservazione il rating di 15 Paesi della zona euro per un possibile downgrade. La notizia ha fatto riaumentare i timori del mercato relativi alla crisi del debito. Tra i titoli dell’Hang Seng HSBC (GB0005405286) ha perso l’1%, Li & Fung (BMG5485F1445) lo 0,2%, Hutchison Whampoa (HK0013000119) l’1,4%, PetroChina (CN0009365379) l’1% e China Mobile (HK0941009539) l’1,9%. Esprit (BMG3122U1457) ha chiuso in ribasso del 10,5%. La catena d’abbigliamento casual ha annunciato a sorpresa le dimissioni del suo direttore finanziario.
Tra le altre borse della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso l’1,4%, il Kospi a Seul l’1%, il FTSE Straits Times a Singapore lo 0,6% e il Taiex a Taipei il 2%.
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