Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,4% a 2.356,86 punti. Gli investimenti diretti esteri in Cina sono calati a gennaio per il terzo mese di fila. Sul mercato azionario cinese ha pesato inoltre l’incertezza relativa alla situazione in Europa. Tra i bancari Agricultural Bank of China (CNE100000Q43) ha perso lo 0,4%, Bank of China (CN000A0J3PX9) lo 0,3% e Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) lo 0,4%. Tra gli assicurativi Ping An Insurance (CNE1000003X6) ha perso l’1,4% e China Pacific Insurance (CN0003580601) l’1,1%. Tra i minerari Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha chiuso in ribasso dello 0,7%, Jiangxi Copper (CN0009070615) dell’1,1% e Zijin Mining (CNE100000502) dello 0,9%.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,4% a 21.277,30 punti. Anche sul mercato azionario della città costiera hanno pesato i timori legati alla crisi in Europa. La riunione per teleconferenza dell’Eurogruppo sul nuovo pacchetto di aiuti per la Grecia si è conclusa ieri senza un nulla di fatto. Tutto è stato rimandato alla prossima riunione, convocata per il 20 febbraio. Moody’s ha messo inoltre sotto osservazione 114 gruppi finanziari europei per un possibile downgrade. Tra i titoli dell’Hang Seng HSBC (GB0005405286) ha perso lo 0,6%, Hutchison Whampoa (HK0013000119) lo 0,8%, PetroChina (CN0009365379) lo 0,9% e Li & Fung (BMG5485F1445) il 3%. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha guadagnato lo 0,1% e China Mobile (HK0941009539) lo 0,3%.
Tra le altre borse della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso l’1,7%, il Kospi a Seul l’1,4%, il Taiex a Taipei l’1,7% e il FTSE Straits Times a Singapore l’1,1%.
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