Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,1% a 2.558,70 punti. L’euforia legata alla decisione della Cina di rendere più flessibile il tasso di cambio dello yuan si è notevolmente ridotta. Sulla Borsa di Shanghai hanno pesato oggi inoltre i nuovi timori legati alla crisi del debito sovrano in Europa. Tra i titoli delle linee aeree, che ieri avevano guidato la lista dei rialzi, Air China (CNE1000001S0) ha perso l’1,5% e China Southern Airlines (CN0009084145) l’1,2%. I bancari hanno chiuso contrastati Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso lo 0,4% e Bank of China (CN000A0J3PX9) lo 0,3%. China Construction Bank (CN000A0HF1W3) ha guadagnato lo 0,4%. Nel settore dell’auto FAW Car (CN0009095802) ha guadagnato il 2,2% e Anhui Jianghuai Automobile (CNE0000018M9) il 3,2%. Il mercato specula sul fatto che una possibile rivalutazione dello yuan condurrà ad un maggiore potere d’acquisto dei consumatori cinesi. Nel settore della siderurgia Baoshan Iron & Steel (CNE0000015R4) ha chiuso in rialzo dell’1% e Wuhan Iron & Steel (CNE000000ZZ0) dello 0,8%. I produttori cinesi d’acciaio sarebbero tra i maggiori beneficiari di un apprezzamento dello yuan visto che i loro costi per le importazioni di materie prime dovrebbero ridursi.
Dopo nove sedute positive di fila l’Hang Seng ad Hong Kong ha perso lo 0,5% a 20.819,08 punti. La debole performance registrata ieri da Wall Street ha fatto scattare delle prese di beneficio sulla piazza finanziaria della città costiera. Tra i bancari HSBC (GB0005405286) ha perso l’1% e Bank of East Asia (HK0023000190) lo 0,5%. Nel settore immobiliare Sino Land (HK0083000502) ha chiuso in calo dell’1,5%, Hang Lung Properties (HK0101000591) dello 0,5% e New World Development (HK0017000149) dello 0,3%. Tencent (KYG875721485) ha perso il 4,7%. La Cina ha proibito al settore dei giochi online di permettere ai minori delle transazioni virtuali sulle valute. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha beneficiato dell’aumento dei prezzi dei metalli e ha guadagnato l’1,5%.
Tra gli altri listini della regione l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso l’1,2%, il Kospi a Seul lo 0,5%, il Taiex a Taipei lo 0,3% e lo Straits Times a Singapore lo 0,5%.
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