La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,3% a 2.359,22 punti. Era dall’8 aprile del 2009 che l’indice cinese non chiudeva a tali livelli. HSBC ha confermato che il suo indice PMI relativo al settore manifatturiero della Cina ha registrato a settembre una contrazione per il terzo mese di fila. Tra i cementieri Anhui Conch Cement (CNE0000019V8) ha perso il 2,6%, Huaxin Cement (CN0008947318) il 5,3% e Tangshan Jidong Cement (CNE000000GX5) il 3,3%. Tra i titoli dei produttori di carbone China Coal Energy (CNE100000528) ha perso l’1,3% e China Shenhua Energy (CN000A0ERK49) il 2,6%.
Nel settore del brokeraggio Citic Securities (CNE000001DB6) ha chiuso in ribasso dell’1% e Haitong Securities (CNE000000CK1) dell’1,2%. I volumi di scambio sono calati questo mese sensibilmente alla Borsa di Shanghai.
Il settore immobiliare ha continuato a recuperare terreno. China Vanke (CN0008879206) ha guadagnato lo 0,8% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) lo 0,3%.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha perso il 2,3% a 17.592,40 punti. Anche sul mercato azionario della città costiera hanno pesato i timori relativi al rallentamento dell’economia cinese. Tra i titoli dell’Hang Seng HSBC (GB0005405286) ha perso l’1,9%, Hutchison Whampoa (HK0013000119) il 2,8%, Li & Fung (BMG5485F1445) il 3,6%, Hong Kong Exchanges and Clearing (HK0388034859) il 3,4%, Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) il 2% e CNOOC (HK0883013259) il 2,3%.
Tra le altre borse della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney e il Kospi a Seul hanno chiuso invariati, il Taiex a Taipei ha guadagnato lo 0,6%, il FTSE Straits Times a Singapore ha perso l’1,2%.
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