La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,2% a 3.057,33 punti. La Cina ha alzato il coefficiente delle riserve obbligatorie delle maggiori banche del Paese di altri 50 punti base. Secondo gli operatori la misura non avrebbe al momento alcun impatto sulla liquidità del mercato che resterebbe più che sufficiente. Il settore immobiliare è stato uno dei migliori. China Vanke (CN0008879206) ha guadagnato lo 0,7%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) e Gemdale (CNE000001790) l’1,9%. Alcuni analisti hanno osservato che i titoli immobiliari cinesi presentano una bassa valutazione. I petroliferi hanno beneficiato dell’aumento del prezzo del petrolio. PetroChina (CN0009365379) ha chiuso in rialzo dello 0,8% e Sinopec (CN0005789556) dell’1,8%.
I bancari hanno registrato, dopo il nuovo rialzo del coefficiente delle riserve obbligatorie, una debole performance. Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso lo 0,6%, China Merchants Bank (CN000A0KFDV9) lo 0,4% e Bank of Communications (CN000A0ERWC7) lo 0,7%.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha perso lo 0,7% a 23.830,31 punti. Il nuovo rialzo del coefficiente delle riserve obbligatorie delle banche cinesi è stato accolto negativamente sulla piazza finanziaria della città costiera. Tra i titoli dell’Hang Seng HSBC (GB0005405286) ha perso l’1%, Hutchison Whampoa (HK0013000119) lo 0,8%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) lo 0,9%, China Mobile (HK0941009539) lo 0,5% e Li & Fung (BMG5485F1445) lo 0,8%.
Tra le altre borse della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,2%, il FTSE Straits Times a Singapore ha perso lo 0,3%, il Kospi a Seul lo 0,1% e il Taiex a Taipei lo 0,1%.
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