La maggior parte delle borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,6% a 2.317,27 punti. Per il listino cinese si è trattato della quarta seduta negativa di fila. I minerari hanno guidato anche oggi la lista dei ribassi. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso lo 0,5%, Jiangxi Copper (CN0009070615) l’1%, Shandong Gold Mining (CNE000001FR7) il 4% e Zijin Mining (CNE100000502) l’1,7%. Il prezzo dell’oro ha perso ieri a New York il 2,1% e quello del rame il 6,2%. PetroChina (CN0009365379) ha chiuso in ribasso dello 0,9%. Il gruppo petrolifero ha avvertito che le sue raffinerie potrebbero perdere quest’anno più di CNY 50 miliardi.
I bancari hanno registrato una ripresa. Agricultural Bank of China (CNE100000Q43) ha guadagnato l’1,2%, Minsheng Banking Corp (CN0005910772) l’1,9% e Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) l’1,8%. Il Ministero delle Finanze cinese ha annunciato che alcune città e province potranno emettere loro stesse delle obbligazioni senza dover passare per il Governo centrale. La misura punta a risolvere il problema dei debiti delle autorità locali.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,2% a 18.025,70 punti. La seduta è stata dominata dalla prudenza. Gli investitori non hanno voluto correre troppo rischi in vista del vertice dell’UE in programma il prossimo fine settimana. Tra i titoli dell’Hang Seng HSBC (GB0005405286) ha guadagnato lo 0,2%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) lo 0,1%, CNOOC (HK0883013259) lo 0,5% e Li & Fung (BMG5485F1445) lo 0,6% Hutchison Whampoa (HK0013000119) ha perso lo 0,2% e China Life (CN0003580601) l’1%.
Tra le altre borse della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,1%, il Kospi a Seul ha guadagnato l’1,8%, il Taiex a Taipei lo 0,1% e il FTSE Straits Times a Singapore lo 0,7%.
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