Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,4% a 2.758,23 punti. Per il listino cinese si è trattato della quinta seduta positiva di fila. Il Premier Wen Jiabao ha ribadito oggi che le misure prese da Pechino per frenare l’aumento dei prezzi hanno avuto successo. Secondo Wen la Cina riuscirà a mantenere quest’anno l’inflazione al di sotto del 5%. Le indicazioni arrivate da Wen hanno alimentato la speranza che la politica monetaria del Governo cinese diventerà meno restrittiva. Tra i bancari Agricultural Bank of China (CNE100000Q43) ha guadagnato lo 0,4% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) lo 0,8%. Tra i minerari Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha chiuso in rialzo dello 0,8% e Zijin Mining (CNE100000502) dello 0,6%. Tra i cementieri Fujian Cement (CNE000000CQ8) ha guadagnato il 2,8% e Tangshan Jidong Cement (CNE000000GX5) l’1,6%.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha perso lo 0,6% a 22.041,80 punti. Sul mercato azionario della città costiera hanno pesato i timori legati alla crisi del debito sovrano in Europa. Giovedì prossimo il Parlamento greco voterà sul nuovo piano di austerità, indispensabile per ricevere degli aiuti finanziari e per evitare un default che avrebbe delle conseguenze molto gravi non solo per Atene. Tra i titoli delle imprese che sono particolarmente esposte in Europa HSBC (GB0005405286) ha perso l’1,5%, Esprit (BMG3122U1457) il 4% e Cosco Pacific (BMG2442N1048) il 3,3%.
Tra le altre borse della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso l’1%, il Kospi a Seul l’1%, il FTSE Straits Times a Singapore lo 0,6% e il Taiex a Taipei ha lo 0,4%.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!