La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,1% a 2.497,75 punti. La produzione industriale è cresciuta in Cina ad agosto del 13,5%. Gli economisti avevano atteso una crescita del 13,7%. Il dato ha messo in ombra il rallentamento dell’inflazione nello stesso mese. Nel settore del cemento Anhui Conch Cement (CNE0000019V8) ha perso il 3,1% e Tangshan Jidong Cement (CNE000000GX5) il 3,1%. Nel settore del carbone China Coal Energy (CNE100000528) ha perso lo 0,8% e China Shenhua Energy (CN000A0ERK49) lo 0,9%.
Nel settore del brokeraggio Citic Securities (CNE000001DB6) ha guadagnato l’1,4% e Haitong Securities (CNE000000CK1) l’1,3%. La Cina lancerà presto degli ETF legati agli indici locali ed al programma Qualified Foreign Institutional Investor. In questo modo gli investitori ad Hong Kong e nella Cina continentale potranno investire in entrambi i mercati azionari.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,2% a 19.866,60 punti. Anche sulla piazza finanziaria della città costiera ha pesato la notizia del rallentamento della produzione industriale in Cina. Tra i titoli dell’Hang Seng Hutchison Whampoa (HK0013000119) ha perso lo 0,5%, Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) l’1,7%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) l’1,3%, CNOOC (HK0883013259) lo 0,4% e China Mobile (HK0941009539) lo 0,7%. HSBC (GB0005405286) ha guadagnato lo 0,5% e Li & Fung (BMG5485F1445) l’1,5%.
Tra le altre borse della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,2% e il Taiex a Taipei lo 0,8%. Il Kospi a Seul ha perso l’1,8% e il FTSE Straits Times a Singapore l’1,1%.
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