Le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso anche oggi contrastate.
Lo Shanghai Composite ha perso l’1,1% a 2.349,54 punti. Gli investitori sono preoccupati a causa del rallentamento dell’economia. HSBC e Markit Economics hanno comunicato ieri che il loro indice PMI relativo al settore manifatturiero cinese è sceso a marzo ai minimi da novembre. Agricultural Bank of China (CNE100000Q43) ha perso lo 0,4%. L’istituto di credito ha aumentato lo scorso anno l’utile meno di quanto previsto dagli analisti. Tra gli altri titoli del settore Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso lo 0,9% e Bank of China (CN000A0J3PX9) l’1%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in ribasso dell’1,3% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) dell’1,4%. Secondo delle voci di stampa anche altre città cinesi potrebbero testare delle imposte sugli immobili. Tra gli auriferi Shandong Gold Mining (CNE000001FR7) ha perso il 3,2% e Zijin Mining (CNE100000502) il 2,8%. Il prezzo dell’oro ha chiuso ieri a New York ai minimi da nove settimane.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell’1,1% a 20.668,80 punti. Sul mercato azionario della città costiera hanno pesato anche oggi i timori relativi al rallentamento dell’economia. HSBC (GB0005405286) ha perso l’1,3%, China Life (CN0003580601) lo 0,3% e China Mobile (HK0941009539) lo 0,3%, Hutchison Whampoa (HK0013000119) l’1,7%, Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) il 3,2% e China Shenhua Energy (CN000A0ERK49) l’1,2%. Li & Fung (BMG5485F1445) ha guadagnato il 4,2%. Il fornitore di beni di consumo ha aumentato lo scorso anno l’utile netto del 24% ed espresso ottimismo sulla ripresa del mercato statunitense.
Tra le altre borse della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,1%, il Taiex a Taipei ha guadagnato lo 0,2%, il Kospi a Seul lo 0,1% e il FTSE Straits Times a Singapore lo 0,4%.
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