La maggior parte delle borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in ribasso.
Dopo quattro sedute positive di fila lo Shanghai Composite ha perso lo 0,5% a 2.838,59 punti. Sui minerari sono scattate delle prese di beneficio. Jiangxi Copper (CN0009070615) ha chiuso in ribasso del 2,1%, Shandong Gold Mining (CNE000001FR7) del 4,4% e Zijin Mining (CNE100000502) del 2,9%. Il prezzo dell’oro ha perso ieri a New York il 3,1%, quello dell’argento il 5,2% e quello il rame del 2%. I bancari hanno chiuso contrastati Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso l’1,2% e Agricultural Bank of China (CNE100000Q43) l’1,5%. Bank of Communications (CN000A0ERWC7) ha guadagnato l’1,4% e Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) lo 0,8%. China CNR Corp. e China CSR (CNE100000BG0) hanno guadagnato rispettivamente il 3,3% e lo 0,5%. Secondo il “21st Century Business Herald” il Governo cinese sarebbe favorevole ad una fusione tra le imprese madre dei due costruttori di treni.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha guadagnato lo 0,4% a 23.757,80 punti. Per il listino della città costiera si è trattato della sesta seduta positiva di fila. HSBC (GB0005405286), che si era apprezzato sensibilmente ieri a Londra, ha guadagnato il 2,4%. Ancora una seduta positiva per il settore immobiliare. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha chiuso in rialzo dell’1,9%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) dell’1,1% e Sino Land (HK0083000502) del 2,2%. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso lo 0,6% e CNOOC (HK0883013259) l’1,5%. Il prezzo del petrolio ha perso ieri a New York il 2,4%.
Tra gli altri indici della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,6%, il Taiex a Taipei l’1,7% e il Kospi a Seul lo 0,1%. Lo Straits Times a Singapore ha guadagnato lo 0,1%.
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