Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,8% a 2.621,25 punti. Per il listino cinese si è trattato della quarta seduta negativa di fila. Gli investitori continuano ad essere preoccupati a causa della restrittiva politica monetaria di Pechino. Oggi è diventato effettivo l’ultimo dei rialzi del coefficiente delle riserve obbligatorie delle banche cinesi. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso lo 0,7% e Bank of China (CN000A0J3PX9) l’1,3%.
Nel settore minerario Jiangxi Copper (CN0009070615) ha chiuso in ribasso dello 0,6% e Tongling Nonferrous Metals (CNE000000529) del 3,1%. Il rame ha perso oggi a Shanghai l’1,1%.
Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha guadagnato l’1,6%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) il 2,9% e Gemdale (CNE000001790) l’1,3%. I prezzi delle case sono aumentati a maggio rispetto ad aprile in 50 delle 70 principali città cinesi.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha perso lo 0,4% a 21.599,50 punti. Sul listino della città costiera ha pesato la debole performance del settore immobiliare. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso il 2%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) il 3,8% e Sino Land (HK0083000502) il 3,3%. John Tsang, il Segretario per le Finanze dell’autorità locale di Hong Kong, ha annunciato delle ulteriori misure volte a frenare l’aumento dei prezzi degli immobili a causa del rischio di una bolla.
Dopo le sue recenti perdite Tencent (KYG875721485) ha registrato una ripresa. Il titolo dell’impresa Internet cinese ha guadagnato il 4,3%.
Tra le altre borse della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,7%, il Taiex a Taipei l’1,2% e il Kospi a Seul lo 0,6%. Il FTSE Straits Times a Singapore ha guadagnato lo 0,3%.
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