RESISTENZA, NELL’ULTIMO ANNO PAROLA D’ORDINE PER LE AZIENDE GIAPPONESI
Le aziende giapponesi hanno mostrato una sorprendente resistenza nel 2011, rimettendosi in sesto dopo il devastante terremoto di marzo e dopo le alluvioni in Tailandia, che hanno avuto ripercossioni sulla supply chain di molte aziende nipponiche che hanno impianti di produzione in quel Paese. L’azionario giapponese è stato ripetutamente scosso dalle oscillazioni del sentiment degli investitori, influenzati dalla crisi del debito europea e dalle prospettive economiche globali, e in particolare dalla paura di una recessione negli Stati Uniti. Inoltre, molti commentatori hanno puntato l’attenzione sulla forza dello Yen e il suo impatto sulla competitività delle esportazioni.
Tuttavia, la domanda interna rimane solida e il credito bancario è cresciuto per la domanda generata dalla ricostruzione. Lo Yen forte è stato inoltre di supporto per le sempre più numerose aziende giapponesi che hanno cercato opportunità di crescita e diversificazione all’estero attraverso attività di M&A. Recentemente, la Bank of Japan ha portato avanti azioni mirate a indebolire lo Yen riseptto alle altre principali valute, ad esempio il dollaro americano.
PROSPETTIVE DI INVESTIMENTO INTERESSANTI
Nonostante il recente rally, riteniamo che molte società giapponesi abbiano ancora un prezzo interessante rispetto al loro potenziale di rendimento nel lungo termine e, in una prospettiva globale, si tratta di opportunità di investimento allettanti. Ciò che conta nel generare buoni profitti azionari sono le valutazioni di partenza. Le valutazioni dei mercati azionari in Giappone sono le più economiche di sempre, non solo secondo i dati storici, ma anche rispetto agli altri principali mercati. I dati storici mostrano infatti che le valutazioni basse delle società tendono a ritornare al loro valore medio nel lungo termine, e questo principio guiderà anche la futura performance del mercato azionario nipponico.
Di seguito alcuni dei trend di successo che abbiamo individuato:
– Il settore finanziario giapponese? È conveniente, esempi: Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004), Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006);
– Dieci anni di ristrutturazione del settore corporate hanno portato risultati;
– Sopravvivono i migliori – il settore retail, esempi: Onward Holdings (JP3203500008);
– Le aziende cicliche globali sottostimate, esempi: Ricoh (JP3973400009), Sony (JP3435000009).
POSIZIONAMENTO DEL FONDO M&G JAPAN
Il nostro approccio all’investimento è di capitalizzare sul ribasso del mercato per costruire posizioni su quelle aziende che riteniamo siano significativamente sottostimate rispetto al loro potenziale di rendimento. Non puntiamo ad aggiungere valore secondo quanto avviene nel contesto macroeconomico, ma ci concentrano esclusivamente sui segnali di valutazione dalle stesse aziende.
Immediatamente dopo il terremoto dell’anno scorso, sfruttando la debolezza dei prezzi abbiamo rafforzato le nostre posizioni sui titoli ad alta convinzione già nel portafoglio del fondo M&G Japan. Tra queste alcuni selezionati titoli finanziari, società concentrate sulle attività domestiche come East Japan Railway (JP3783600004) e Alfresa Holdings (JP3126340003), e tecnologiche come Panasonic (JP3866800000) e il già citato Ricoh. Dato che l’incertezza si è dissipata nella seconda metà dell’anno, il team ha ottenuto profitti grazie ai titoli che hanno sovraperformato. Hanno ottenuto vantaggio della maggiore dispersione di valore nella seconda metà dell’anno per solidificare posizioni già esistenti nei finanziari – selezionati – e titoli ciclici globali come Sony, ma anche iniziato nuove posizioni in Advantest (JP3122400009) e Mitsui O.S.K. Lines (JP3362700001) perché abbiamo ritenuto che questi titoli offrissero un valore eccezionale.
Queste operazioni hanno giovato al portafoglio e si riflettono nella buona performance registrata dal fondo. L’M&G Japan ha reso il 5.3% in un anno rispetto all’1.5% della media di settore dell’IMA Japan e lo 0.8% dell’Indice MSCI Japan*.
*Fonte dati: Morningstar, Inc. Classe azionaria A in sterline, utile netto reinvestito, price-to-price, calcolato in sterline al 31 marzo 2012.
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