La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in forte ribasso. Il Nikkei ha perso il 3,1% a 9.459,89 punti e il Topix il 2,3% a 859,82 punti. Era dallo scorso 30 novembre che il Nikkei non chiudeva a tali livelli. Ai timori legati alla crisi del debito sovrano in Europa si sono aggiunti oggi quelli relativi all’aumento della tensione tra le due Coree. Secondo l’agenzia stampa Yonhap il leader nordcoreano Kim Jong-Il avrebbe messo l’esercito in stato di allerta. Gli investitori si sono rifugiati nello yen. Il nuovo apprezzamento della valuta giapponese ha mandato a picco gli esportatori. Toyota (JP3633400001) ha perso l’1,8%, Honda (JP3854600008) l’1,5%, Canon (JP3242800005) il 2,7%, Panasonic (JP3866800000) il 2,8% e Sony (JP3435000009) il 5%.
Tra i titoli dei produttori d’acciaio Nippon Steel (JP3381000003) ha perso il 3,5%, Kobe Steel (JP3289800009) il 4,3% e JFE Holdings (JP3386030005) il 3,8%. È ormai certo che le recenti turbolenze sui mercati finanziari avranno un impatto negativo sull’economia globale.
Nel settore petrolifero Inpex (JP3294430008) ha perso il 3,8%. Il prezzo del petrolio è caduto nelle contrattazioni elettroniche al Globex al di sotto di $70.
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