Dopo essere stata ferma per tre sedute la Borsa di Tokyo ha oggi riaperto e chiuso in forte ribasso. Il Nikkei ha perso il 3,3% a 10.695,69 punti e il Topix il 3,1% a 956,72 punti. L’inasprimento della crisi del debito sovrano degli ultimi giorni ha fatto scattare una pioggia di vendite anche sul mercato azionario giapponese. Tra i bancari Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha perso il 4,5%, Mizuho Financial Group (JP3885780001) il 4,4% e Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) il 4,3%.
Tra gli esportatori Toyota (JP3633400001) ha chiuso in ribasso del 3,1%, Honda (JP3854600008) del 3,3%, Canon (JP3242800005) del 3,1%, Panasonic (JP3866800000) del 2,8% e Sony (JP3435000009) del 3,4%. Lo yen si apprezzato oggi sia rispetto all’euro che al dollaro.
Nel settore immobiliare Mitsui Fudosan (JP3893200000) ha perso il 6,5%. La maggiore impresa immobiliare del Giappone si attende per il corrente esercizio un calo dei suo utile del 17% a ¥50 miliardi. Mitsubishi Estate (JP3899600005) ha chiuso in calo del 4,3%. Nomura ha declassato il titolo della seconda impresa immobiliare giapponese da “Buy” a “Neutral”.
Daiwa Securities (JP3502200003) ha perso il 5,9%. Il broker ha chiuso a sorpresa l’ultimo trimestre dello scorso esercizio in rosso.
Fujifilm Holdings (JP3814000000) ha perso il 4%. L’impresa impegnata nel settore della fotografia ha registrato lo scorso esercizio una perdita operativa di ¥42 miliardi ed un calo dei ricavi del 10%.
Il calo dei prezzi delle materie prime ha pesato sui titoli delle grandi holdings commerciali Mitsui & Co. (JP3893600001) ha perso il 5,7%, Mitsubishi Corp. (JP3898400001) il 5,4% e Sumitomo Corp. (JP3404600003) il 3,3%. Il prezzo del petrolio ha perso ieri a New York il 3,3%, il prezzo del rame è sceso ai suoi più bassi livelli delle ultime undici settimane.
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