Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,1% a 2.529,76 punti. Il listino cinese è stato sostenuto dal settore delle utilities. Datang International Power Generation (CNE1000002Z3) ha chiuso in rialzo del 3,8%, Huaneng Power International (CN0009115410) dell’1,4% e GD Power Development (CNE000000PC0) dell’1,9%. Il mercato scommette che Pechino permetterà ai produttori di energia elettrica di aumentare i loro prezzi dopo il recente rallentamento dell’inflazione. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso lo 0,7%, Agricultural Bank of China (CNE100000Q43) lo 0,8%, China Construction Bank (CN000A0HF1W3) lo 0,4% e Minsheng Banking Corp (CN0005910772) l’1,3%. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha messo in guardia la Cina su possibili “fragilità” del suo sistema bancario. Il calo dei prezzi dei metalli ha penalizzato i minerari. Jiangxi Copper (CN0009070615) ha perso lo 0,9%, Zhongjin Gold (CNE000001FM8) lo 0,5% e Zijin Mining (CNE100000502) lo 0,8%.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,8% a 19.348,40 punti. I mercati temono che l’Europa non potrà contenere la crisi del debito. I titoli di stato dei paesi periferici della zona euro restano sotto pressione. Wolfgang Schaeuble, il Ministro delle Finanze tedesco, ha inoltre dichiarato ieri che l’Europa non potrebbe riuscire ad implementare il fondo permanente salva-stati prima del 2013. Tra i titoli dell’Hang Seng HSBC (GB0005405286) ha perso l’1,9%, Hutchison Whampoa (HK0013000119) lo 0,1%, Li & Fung (BMG5485F1445) lo 0,4%, China Mobile (HK0941009539) lo 0,1%, CNOOC (HK0883013259) lo 0,9% e Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) l’1,4%.
Tra le altre borse della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,4%, il Kospi a Seul lo 0,9%, il Taiex a Taipei lo 0,5% e il FTSE Straits Times a Singapore lo 0,7%.
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