Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso anche oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,6% a 2.315,27 punti. Gli investitori temono che il rallentamento dell’economia peserà sugli utili societari. La produzione industriale ha registrato a novembre in Cina la più modesta crescita dall’agosto del 2009. Nel settore dell’auto SAIC Motor (CNE000000TY6) ha chiuso in ribasso dell’1,2% e FAW Car (CN0009095802) del 2,8%. Le vendite di veicoli sono calate a novembre in Cina da anno ad anno del 2,4%. Tra i minerari Jiangxi Copper (CN0009070615) ha perso l’1,7%, Zijin Mining (CNE100000502) lo 0,9% e Tongling Nonferrous Metals (CNE000000529) lo 0,9%. Il prezzo del rame ha chiuso ieri a New York in calo dell’1,8%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha guadagnato lo 0,7% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) l’1,7%. L’inflazione ha rallentato a novembre in Cina più di quanto atteso dagli economisti. Il mercato scommette di conseguenza che Pechino allenterà la sua politica monetaria.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso del 2,7% a 18.586,20 punti. Sul mercato azionario della città costiera hanno pesato i timori relativi alla crisi in Europa. La BCE ha tagliato ieri i suoi tassi d’interesse ma Mario Draghi non ha accennato ad un possibile aumento degli acquisti di titoli di Stato. Al vertice di Bruxelles è sfumato inoltre un accordo per procedere ad una riforma dei trattati per tutti i 27 membri dell’UE a causa dell’opposizione della Gran Bretagna. Tra i titoli dell’Hang Seng HSBC (GB0005405286) ha perso il 3,7%, Li & Fung (BMG5485F1445) il 2,9%, Hutchison Whampoa (HK0013000119) il 2,9%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) l’1,9% e China Mobile (HK0941009539) l’1%.
Tra le altre borse della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha perso l’1,8%, il Kospi a Seul il 2%, il FTSE Straits Times a Singapore l’1,2% e il Taiex a Taipei l’1,3%.
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