Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,3% a 2.906,89 punti. I Paesi del G7 hanno deciso in una riunione di emergenza di intervenire per frenare l’apprezzamento dello yen. L’intervento, il primo di questo tipo dei sette grandi dal 2000, ha tranquillizzato i mercati. Tokyo Electric Power (JP3585800000), la compagnia che gestisce la centrale nucleare di Fukushima, ha inoltre indicato che gli sforzi effettuati per raffreddare i reattori potrebbero avere migliorato la situazione. A frenare gli acquisti sono state le voci secondo cui la Cina potrebbe di nuovo alzare i tassi d’interesse o le riserve obbligatorie delle banche durante il fine settimana. Tra i bancari Agricultural Bank of China (CNE100000Q43) ha guadagnato lo 0,4%, Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) lo 0,3% e Minsheng Banking Corp (CN0005910772) lo 0,2%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in rialzo dello 0,2%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) del 2% e Gemdale (CNE000001790) del 2,3%.
Tra i minerari Jiangxi Copper (CN0009070615) ha guadagnato lo 0,6%, Zijin Mining (CNE100000502) lo 0,3% e Tongling Nonferrous Metals (CNE000000529) lo 0,5%. Il prezzo del rame ha guadagnato ieri a New York il 3,5%.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,1% a 22.300,23 punti. Il listino cinese è stato sostenuto dai titoli delle imprese immobiliari. China Overseas Land (HK0688002218) e Henderson Land (HK0012000102) hanno guadagnato rispettivamente il 6,5% e il 4,1% dopo aver pubblicato dei convincenti dati di bilancio. Tra gli altri titoli del settore Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha chiuso in rialzo dello 0,3%, Sino Land (HK0083000502) del 3,3% e New World Development (HK0017000149) del 2,4%.
PetroChina (CN0009365379) ha perso l’1,3%. L’impresa petrolifera ha aumentato lo scorso anno il suo utile più di quanto atteso dagli analisti, la crescita della sua produzione di gas ha però registrato un rallentamento. Sinopec (CN0005789556) ha chiuso in ribasso del 3%. Il mercato teme che l’aumento del prezzo del petrolio possa pesare sui margini del gigante della petrolchimica.
Tra le altre borse della regione Asia-Pacifico l’S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato l’1,6%, il Taiex a Taipei l’1,4% e il Kospi a Seul l’1,1%. Lo Straits Times a Singapore ha perso lo 0,2%.
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