La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha perso meno dello 0,1% a 3.164,97 punti. Sul mercato azionario cinese ha pesato l’incertezza relativa al futuro andamento dei tassi d’interesse. Il PIL della Cina ha registrato infatti nel primo trimestre di quest’anno una crescita superiore alle stime degli economisti, i prezzi al consumo sono d’altra parte cresciuti a marzo meno del previsto. Tra i bancari China Construction Bank (CN000A0HF1W3) ha perso lo 0,4%, Bank of Communications (CN000A0ERWC7) lo 0,4% e China CITIC Bank (CNE1000001Q4) lo 0,3%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha perso l’1,1%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) l’1,3 e Gemdale (CNE000001790) il 2%. Sui minerari sono scattate delle prese di beneficio. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha chiuso in calo dello 0,2% e Jiangxi Copper (CN0009070615) dello 0,8%. I petroliferi hanno beneficiato della ripresa del prezzo del petrolio. PetroChina (CN0009365379) ha guadagnato il 2% e Sinopec (CN0005789556) l’1,6%.
L’Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,2% a 22.157,82 punti. HSBC (GB0005405286) ha tratto vantaggio dalla convincente trimestrale pubblicata dalla rivale statunitense J.P. Morgan Chase & Co. (US46625H1005) ed ha guadagnato il 2,2%. CNOOC (HK0883013259) ha chiuso in rialzo del 3,1%. Il prezzo del petrolio ha guadagnato ieri a New York quasi il 2%. I timori legati ad una possibile stretta monetaria in Cina hanno penalizzato i titoli del settore immobiliare. Cheung Kong Holdings (HK0001000014) ha perso lo 0,5%, Sino Land (HK0083000502) lo 0,3%, Hang Lung Properties (HK0101000591) lo 0,8% e New World Development (HK0017000149) lo 0,4%.
Tra gli altri listini della regione l’S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,1%, il Taiex a Taipei lo 0,9% e il Kospi a Seul lo 0,5%. Lo Straits Times a Singapore ha perso lo 0,1%.
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