Le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi contrastate. Forte rialzo per Varsavia, male invece Budapest. Leggeri movimenti per Mosca (al rialzo) e Praga (al ribasso).
L’indice RTS-Interfax ha registrato a Mosca un aumento dello 0,2% a 599,49 punti. Anche oggi i volumi di scambio sono stati molto bassi. Yukos (US98849W1080) ha perso il 4,9% a $3,87. Ieri sono stati perquisiti gli uffici dell’avvocato del colosso del petrolio Dmitry Gololobov. La giustizia russa accusa Yukos di aver venduto illegalmente delle attività di una sua azienda. Gololobov ha dichiarato che si tratta di “pura repressione”. Secondo il giornale “Vedemosti“, inoltre, Yukos starebbe esaminando la possibilità di dichiare bancarotta. LUKoil (US6778621044) ha guadagnato lo 0,3% a $29,65. Ancora una giornata positiva per Gazprom (US3682872078) a San Pietroburgo: +0,4% a RUB 59,85.
Il BUX ha perso oggi a Budapest l’1,2% a 12203,65 punti. Sul listino hanno pesato i problemi di budget del Governo ungherese. S&P ha avvertito che se gli obiettivi previsti non dovessero essere mantenuti il rating sul debito dell’Ungheria potrebbe essere rivisto al ribasso. Dopo gli ottimi guadagni delle scorse settimane gli investitori hanno reagito prendendo i benefici soprattutto sulle blue chips. Gedeon Richter (HU0000067624) ha perso il 2,2%, Matav (HU0000016522) l’1,8%.Leggero ribasso per il PX50 a Praga: -0,3% a 828,9 punti. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha perso oggi lo 0,2% a CZK 216,50.
Forte rialzo per il WIG a Varsavia: +1,2% a 24838,55 punti.Tra i titoli principali in evidenza PKN Orlen (PLPKN0000018): +2,8% a KPN 33,40. Il titolo della più importante compagnia petrolchimica della Polonia è stato consigliato a gennaio da Borsainside.com quando quotava ancora a KPN 22,50. Da allora PKN Orlen ha guadagnato circa il 50%.
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