Le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi contrastate. Mosca e Budapest hanno chiuso in rialzo, Praga e Varsavia hanno registrato leggeri ribassi.
L’indice RTS-Interfax a Mosca ha guadagnato lo 0,7% a 662,65 punti. Dopo i forti ribassi delle due precedenti sedute Yukos (US98849W1080) ha limitato almeno oggi le perdite: -1,3% a $2,88. Sul colosso del petrolio pesa lo spettro della bancarotta o dello smantellamento. Gli investitori sono in attesa di nuove notizie dopo che il management ha annunciato ieri un’assemblea straordinaria per il prossimo 20 dicembre per decidere se presentare istanza di fallimento o liquidare la società . Bene anche oggi i titoli di LUKoil (US6778621044) e Surgutneftegas (US8688612048) che hanno guadagnato rispettivamente lo 0,9% e l’1,7%.
In grande spolvero il BUX a Budapest. Il principale indice di borsa ungherese ha guadagnato l’1,5% a 13406,01 e raggiunto per l’ennesima volta un nuovo record storico. Hanno brillato tutti i titoli di maggior peso: Gedeon Richter (HU0000067624) +2,6%, MOL (HU0000068952) +1,8%, Matav (HU0000016522) +1,1% e Orszagos Takar Bank (HU0000061726) +1,5%.
Anche oggi il PX50 a Praga ha chiuso in leggero ribasso: -0,3% a 933 punti. Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,3% a 25503,64 punti.