Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in ribasso.Ancora una seduta da dimenticare per
Mosca. Dopo il crash di ieri l'indice RTS-Interfax è crollato oggi del 4,9% a 546,11 punti. I volumi di scambio sono stati alti ma inferiori a quelli registrati ieri. La notizia della richiesta di tasse arretrate da parte del fisco russo alla seconda compagnia di telefonia mobile del paese
VimpelCom (US68370R1095) è stata anche oggi al centro dell'attenzione. Secondo gli operatori a Mosca anche oggi molti investitori internazionali avrebbero ridotto le loro posizioni. La nuova vicenda avrebbe fatto aumentare i timori relativi ai rischi di un investimento in titoli russi. Dopo Vimpelcom e
Yukos (US98849W1080) le autorità potrebbero infatti prendere di mira altre imprese. Oggi si è salvato solo il titolo di Yukos che ha registrato una reazione tecnica e guadagnato il 5% a $1,05. Forti perdite invece per tutti gli altri titoli principali:
LUKoil (US6778621044) ha perso l'8,2%,
Surgutneftegas (US8688612048) il 7,4%,
Sibneft (US8257311022) il 5,4% e
Norilsk Nickel (US46626D1081) il 5,8%.
Gazprom (US3682872078) a San Pietroburgo ha chiuso in ribasso del 3,5% a RUB 76,5.
Il BUX a
Budapest ha perso oggi lo 0,6% a 14345,36 punti. Forti perdite per il PX50 a
Praga: -3,1% a 981 punti.
Male anche il WIG che a
Varsavia ha chiuso in ribasso dello 0,9% a 25682,69 punti.
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