Seduta molto positiva per le principali Borse dell’Europa dell’Est che hanno registrato oggi tutte dei solidi rialzi. Mosca, Budapest e Praga hanno raggiunto nuovi record storici, Varsavia ha chiuso ai massimi delle ultime 52 settimane.
La Borsa di Mosca ha festeggiato il decimo anniversario del Russian Trade System con un ennesimo record storico. L’indice RTS-Interfax ha guadagnato l’1,4% a 894,57 punti e raggiunto per la decima seduta consecutiva un massimo assoluto per quanto riguarda le quotazioni di chiusura. I volumi di scambio sono stati altissimi. LUKoil (US6778621044) ha guadagnato lo 0,8%, Surgutneftegas (US8688612048) l’1,1% e Norilsk Nickel (US46626D1081) il 2,8%. Ancora in spolvero Gazprom (US3682872078) a San Pietroburgo: +2,2% e nuovo record storico a RUB 109,90.
Il BUX a Budapest ha chiuso in rialzo dell’1,3% ad un nuovo massimo assoluto a 21851,13 punti. Tra le blue chips ha brillato ancora una volta MOL (HU0000068952). Il titolo della principale compagnia petrolchimica ungherese ha guadagnato il 4,9% a HUF 22795.
Il PX50 a Praga ha guadagnato l’1,2% a 1367,60 punti e registrato per la terza seduta di seguito un recordo storico per quanto riguarda le quotazioni di chiusura. Ancora sugli scudi Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300): +5% a CZK 665,30. La principale impresa ceca delle utilities ha presentato ieri dei dati di bilancio che hanno impressionato molto positivamente investitori ed analisti. Il WIG a Varsavia ha chiuso in rialzo dell’1,7% a 31834,02 punti. PKN Orlen (PLPKN0000018) ha guadagnato il 5,9% a KPN 59,50. Borsainside.com dedicò il suo primo articolo sui mercati emergenti proprio al titolo della più importante compagnia petrolchimica della Polonia consigliandone l’acquisto. Da allora PKN Orlen ha guadagnato in euro circa il 300%.
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