Tutte le principali Borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in ribasso.
Anche oggi la Borsa di Mosca ha continuato a consolidare i forti guadagni delle scorse settimane. L’indice RTS-Interfax ha perso l’1,2% a 1315,96 punti. I volumi di scambio sono stati bassi. In attesa della riunione del FOMC di oggi molti investitori hanno preferito non aprire nuove posizioni rialziste mentre altri realizzato i loro benefici. LUKoil (RU0009024277) ha perso lo 0,7%, Surgutneftegas (RU0006936028) l’1,6% e Norilsk Nickel (RU0007288411) l’1,7%. Dopo le forti perdite di ieri in ripresa Gazprom (RU0007661625) a San Pietroburgo: +1,9% a RUB 219. Il colosso del gas ha presentato nel dopo-borsa di ieri dei dati di bilancio migliori delle attese del mercato.
Il BUX a Budapest ha perso l’1% a 22202,70 punti. Anche oggi gli investitori non hanno voluto sbilanciarsi in attesa delle trimestrali delle principali imprese ungheresi dei prossimi giorni. Orszagos Takar Bank (HU0000061726) ha perso il 2,1% e MOL (HU0000068952) l’1,2%.
Il PX50 a Praga ha chiuso in ribasso dello 0,2% a 1521,20 punti. Unipetrol (CZ0009091500) ha registrato un calo dell’1,2% a CZK 295,80.
Il WIG a Varsavia ha perso il 3,2% a 37854,95 punti. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017), la principale impresa mineraria polacca, ha comunicato a sorpresa una trimestrale ed un outlook al di sotto delle attese. Sul titolo, che negli ultimi dodici mesi ha potuto triplicare il suo valore, si è abbattuta una pioggia di vendite. KGHM ha perso il 12,6% a KPN 73 ed ha trascinato nel baratro tutto il listino. Gli investitori temono ora che le previsioni sulla crescita degli utili delle imprese polacche possano essere in generale troppo ottimistiche.
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