Tra le principali Borse dell’Europa dell’Est solo Mosca e Varsavia hanno potuto chiudere oggi in rialzo.
L’indice RTS-Interfax a Mosca ha guadagnato lo 0,2% a 1367,91 punti. Nel corso della seduta l’indice ha raggiunto un nuovo record storico a 1383,22 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a ieri ma sono rimasti a dei bassi livelli. Il listino ha beneficiato anche oggi dei forti guadagni di EESR Rossii (RU0008959655). Il titolo della principale impresa russa delle utilities ha chiuso in rialzo del 7,6% a $0,6475. Seduta positiva anche per Sberbank (RU0009029540): +1,6% a $1565. Il calo del prezzo del petrolio ha messo invece sotto pressione LUKoil (RU0009024277) e Surgutneftegas (RU0006936028) che hanno perso rispettivamente l’1,2% e l’1,5%. Leggero ribasso per Gazprom (RU0007661625) a San Pietroburgo: -0,1% a RUB 219,68.
Il BUX a Budapest ha perso l’1,8% a 22032,57 punti. Orszagos Takar Bank (HU0000061726) ha perso lo 0,5% e MOL (HU0000068952) l’1,2%. Le trimestrali delle due imprese non sono riuscite a soddisfare gli investitori nonostante abbiano superato le previsioni degli analisti.
Il PX50 a Praga ha chiuso in ribasso dello 0,6% a 1514,50 punti. Unipetrol (CZ0009091500) ha perso l’1,4% e Komercni Banka (CZ0008019106) l’1,6%.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,8% a 37978,92 punti. Il Presidente polacco ha dichiarato ieri contro le attese che l’attuale Parlamento continuerà a sussistere per tutta la legislatura. In ripresa KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017): +1,6% a KPN 68,90.