Tra le principali Borse dell’Europa dell’Est solo Budapest ha potuto chiudere oggi in rialzo.
L’indice RTS-Interfax ha perso a Mosca lo 0,1% a 1553,67 punti. I volumi di scambio sono calati notevolmente rispetto a ieri ma sono rimasti a degli alti livelli. Durante il corso della seduta l’indice RTS-Interfax ha raggiunto un ennesimo record storico a 1582,50 punti. Dopo l’apertura negativa di Wall Street alcuni investitori hanno però preferito realizzare i loro benefici. Il nuovo aumento del prezzo del petrolio ha sostenuto i titoli dei colossi petroliferi russi. LUKoil (RU0009024277) ha guadagnato l’1,3% e Surgutneftegas (RU0006936028) il 2,4%. Dopo il balzo di ieri Gazprom (RU0007661625) ha perso oggi il 2,1% a $9,50. Tra le altre blue chips Norilsk Nickel (RU0007288411) ha guadagnato lo 0,9%, EESR Rossii (RU0008959655) ha perso lo 0,7% e Sberbank (RU0009029540) ha chiuso stabile. Nel settore siderurgico Nowolipezk Steel (RU0009046452) ha chiuso in rialzo dell’1,8% a $2,29. Secondo delle voci di stampa, in parte confermate dalle autorità lussemburghesi, il miliardario e principale azionista dell’impresa russa dell’acciaio Vladimir Lisin avrebbe l’intenzione di rilevare il 15% di Arcelor (LU0140205948).
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,4% a 23774 punti. Tutte le principali blue chips hanno chiuso con dei leggeri rialzi. MOL (HU0000068952) ha guadagnato lo 0,2%, Orszagos Takar Bank (HU0000061726) lo 0,7% e Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,5%.
Il PX a Praga ha chiuso in ribasso dell’1,2% a 1518,10 punti. Male tutti i titoli principali. Philip Morris (CZ0008418869) ha perso il 2%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) il 2,7% e Unipetrol (CZ0009091500) il 2,3%.
Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,8% a 41446,29 punti. PKN Orlen (PLPKN0000018) e KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) sono stati oggi oggetto di prese di beneficio ed hanno perso rispettivamente l’1,5% e lo 0,3%.
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