Tra le principali Borse dell’Europa dell’Est solo Varsavia ha chiuso oggi in rialzo.
L’indice RTS-Interfax ha perso a Mosca l’1% a 1545,54 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a ieri e sono stati piuttosto alti. In vista delle festività di Pasqua molti titoli sono stati oggi oggetto di prese di beneficio. Sul listino hanno pesato inoltre le perdite di LUKoil (RU0009024277). Deutsche UFG ha declassato oggi il titolo della principale impresa russa del petrolio da “Buy” ad “Hold”. In seguito al downgrade LUKoil ha perso il 2,6% a $86,80. Anche le altre blue chips hanno chiuso in ribasso. Surgutneftegas (RU0006936028) ha perso l’1,2%, Norilsk Nickel (RU0007288411) lo 0,9%, EESR Rossii (RU0008959655) il 2,4% e Sberbank (RU0009029540) lo 0,6%. A San Pietroburgo Gazprom (RU0007661625) ha chiuso in ribasso dello 0,6% a RUB 263,80.
Il BUX a Budapest ha registrato un calo dello 0,1% a 23963,20 punti. Dopo sette sedute positive di fila e i nuovi massimi storici di ieri MOL (HU0000068952) ha perso oggi l’1,1% a HUF 24500.
Il PX a Praga ha chiuso in ribasso dello 0,5% a 1509,60 punti. Dopo una seduta di pausa nuova pressione ribassista su Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300). Il titolo di maggior peso del listino ha perso l’1,1% a CZK 813,20. Secondo gli operatori anche oggi sarebbero stati gli investitori stranieri a chiudere le loro posizioni su Ceske Energeticke Zavody.
Il WIG a Varsavia ha guadaganto lo 0,5% e chiuso per la prima volta nella sua storia al di sopra di 42000 punti (esattamente a 42018,42 punti). Anche oggi in luce i titoli petroliferi e minerari. Polish Oil & Gas (PLPGNIG00014) ha guadagnato il 3,5%, PKN Orlen (PLPKN0000018) lo 0,5% e KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) il 5,4%.
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