Le principali Borse dell’Europa dell’Est hanno accelerato oggi al ribasso. Sui listini hanno continuato a pesare i timori legati ad un ulteriore aumento dei tassi d’interesse negli USA. Per questi motivi si sono registrate oggi su tutte le piazze finanziarie dell’Europa orientale delle forti vendite dall’estero. Gli investitori stanno chiudendo le loro posizioni sui mercanti emergenti. I titoli azionari dei paesi in via di sviluppo non vengono considerati più appetibili in vista dell’aumento dei rendimenti dei bond negli USA.
L’indice RTS-Interfax ha perso a Mosca ben il 9,4% a 1234,82 punti. Un vero crash come nella seduta dello scorso 22 maggio. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a venerdì e sono stati nella media. Tutti i titoli di maggior peso sono andati a picco. LUKoil (RU0009024277) ha perso l’11,4%, Surgutneftegas (RU0006936028) l’8,2%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 12,8%, EESR Rossii (RU0008959655) l’8,6%, Sberbank (RU0009029540) l’8,7% e Gazprom (RU0007661625) l’11,4%.
Il BUX a Budapest ha chiuso in ribasso del 3,4% a 18819,74 punti. Male tutte le blue chips OTP Bank (HU0000061726) ha perso il 4,2%, MOL (HU0000068952) il 3% e Magyar Telekom (HU0000016522) il 6,8%.
Il PX a Praga ha perso il 4,4% a 1150,60 punti. Tra le blue chips Zentiva (NL0000405173) ha guidato la lunga lista dei ribassi. Il titolo della principale impresa farmaceutica ceca ha chiuso in ribasso dell’8,1% a CZK 837. Philip Morris (CZ0008418869) ha eccezionalmente resistito alla pioggia di vendite ed ha guadagnato lo 0,2% a CZK 12320.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in ribasso del 3,4% a 36148,34 punti. Dopo essere crollato ieri di più del 10% Bioton (PLBIOTN00029) ha perso oggi più del 9%.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!