Tra le principali Borse dell’Europa dell’Est solo Praga ha potuto chiudere oggi in rialzo.
L’indice RTS-Interfax ha perso a Mosca il 2,2% a 1.522,75 punti. I volumi di scambio sono rimasti stabili rispetto a ieri poco al di sopra della media. Sul mercato azionario russo ha pesato il forte calo del prezzo del petrolio. Male tutte le blue chips. LUKoil (RU0009024277) ha perso il 4,1%, Surgutneftegas (RU0006936028) l’1,9%, Gazprom (RU0007661625) il 2,6%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 3,2% e Sberbank (RU0009029540) il 3,5%.
Il BUX a Budapest ha perso l’1,1% a 21.406,01 punti. L’insicurezza dovuta alla situazione politica ha pesato anche oggi sul listino. Tra i titoli principali OTP Bank (HU0000061726) ha perso l’1,6% e MOL (HU0000068952) l’1,4%.
Il PX a Praga ha chiuso in rialzo dello 0,5% a 1.446,60 punti. In luce Central European Media (BMG200452024): +2,8% a CZK 1.546. Bene anche Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300): +0,7% a CZK 796,50.
Il WIG a Varsavia ha registrato un calo dello 0,5% a 44.007,66 punti. Dopo il balzo di ieri Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) ha perso oggi l’1,5%. Tra i titoli legati alle materie prime KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha chiuso in ribasso dello 0,9% e PKN Orlen (PLPKN0000018) dell’1,5%.