Tutte le principali Borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso in ribasso. Sui listini ha pesato la negativa apertura di Wall Street ed il calo del prezzo del petrolio.
L’indice RTS-Interfax ha perso a Mosca lo 0,6% a 1893,64 punti. Anche oggi i volumi di scambio sono stati molto bassi. Eccetto Sberbank (RU0009029540), che ha guadagnato lo 0,1%, tutte le blue chips russe hanno registrato una performance negativa. LUKoil (RU0009024277) ha chiuso in ribasso dell’1,6%, Surgutneftegas (RU0006936028) del 2,1%, Rosneft (RU000A0J2Q06) dello 0,4%, Gazprom (RU0007661625) dell’1,6%, EESR Rossii (RU0008959655) dell’1,2% e Norilsk Nickel (RU0007288411) dello 0,3%.
Il BUX a Budapest ha chiuso in ribasso dello 0,9% a 24.041,97 punti. Dopo i guadagni delle scorse sedute OTP Bank (HU0000061726) ha perso oggi l’1,3% con volumi di scambio altissimi. Male anche Magyar Telekom (HU0000016522) e MOL (HU0000068952) che hanno perso rispettivamente l’1,5% e lo 0,6%.
Il PX a Praga ha perso l’1,2% a 1.686,60 punti. Sul listino hanno pesato le perdite di Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300). Il titolo della principale impresa ceca delle utilities ha chiuso in ribasso del 2,7% a CZK 886,50. Secondo delle voci di mercato il Governo ceco potrebbe cedere fino al 7% della sua partecipazione in Ceske Energeticke Zavody. Bene controtendenza Komercni Banka (CZ0008019106): +0,7% a CZK 3.591.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in ribasso dello 0,8% a 54.274,69 punti. Anche a Varsavia hanno soffferto i petroliferi. PKN Orlen (PLPKN0000018) ha perso il 3,1%, Grupa Lotos (PLLOTOS00025) il 2,7% e Polish Oil & Gas (PLPGNIG00014) lo 0,5%. Tra le poche blue chips polacche che hanno chiuso in rialzo c’è stata BRE Bank (PLBRE0000012): +0,1% a KPN 415.