Tutte le principali Borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in rialzo. I listini hanno beneficiato della performance positiva dei mercati azionari occidentali.
L’indice RTS-Interfax ha guadagnato a Mosca lo 0,9% a 1.859,70 punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a ieri e sono stati bassi. Il mercato azionario russo è stato spinto dall’aumento del prezzo del petrolio. La notizia del rialzo dei tassi interesse da parte della Banca centrale cinese ha impedito però dei più forti guadagni. Eccetto Rosneft (RU000A0J2Q06), che ha perso lo 0,3%, tutti i titoli di maggior peso hanno chiuso in rialzo. LUKoil (RU0009024277) ha guadagnato il 2,6%, Surgutneftegas (RU0006936028) il 2%, Gazprom (RU0007661625) l’1,9%, Norilsk Nickel (RU0007288411) lo 0,6%, EESR Rossii (RU0008959655) l’1,5% e Sberbank (RU0009029540) l’1,3%.
Il BUX a Budapest ha chiuso in rialzo dello 0,8% a 25.880,18 punti. I farmaceutici Egis (HU0000053947) e Gedeon Richter (HU0000067624) hanno continuato a recuperare terreno. I due titoli hanno beneficiato oggi della debolezza del fiorino. Egis ha guadagnato lo 0,9% e Gedeon Richter il 4,7%. Gli altri titoli principali hanno chiuso poco mossi. OTP Bank (HU0000061726) ha perso lo 0,2%, MOL (HU0000068952) ha guadagnato lo 0,1% e Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,4%.
Il PX a Praga ha guadagnato l’1,2% e raggiunto un nuovo record storico per quanto riguarda le contrattazioni di chiusura a 1.836,00 punti. In gran spolvero Unipetrol (CZ0009091500): +6,2% a CZK 271,40. Secondo delle voci di stampa Eni (IT0003132476) avrebbe l’intenzione di rilevare la quota di maggioranza di Unipetrol nella principale raffineria ceca. Bene anche Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300): +2,1% a CZK 1.067. Ancora male Zentiva (NL0000405173): -0,4% a CZK 1.403.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato l’1% a 59.952,26 punti. Dopo le perdite delle scorse sedute PKN Orlen (PLPKN0000018) ha registrato una moderata ripresa e chiuso in rialzo dello 0,4%. Sugli scudi i bancari. BRE Bank (PLBRE0000012) ha guadagnato il 2,6%, BZW Bank (PLBZ00000044) il 5,6%, Bank BPH (PLBPH0000019) il 2,8%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) l’1,6% e Bank Pekao (PLPEKAO00016) l’1,7%. Tra le poche blue chips polacche che hanno chiuso in ribasso c’è stata Cersanit (PLCRSNT00011): -2,8% a KPN 43,60.
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